Articolo: Le assunzioni incentivate dei lavoratori disabili

approfondimento di Eufranio Massi

 

Estratto dal n. 26/2016 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)

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Diritto_pratica_lavoro“Con una modifica introdotta attraverso il Decreto  legislativo n. 151/2015, dal 1° gennaio 2016 la competenza a riconoscere ed erogare i benefici in favore dei datori di lavoro che assumono portatori di handicap con particolari gravità, è passata dalle Regioni all’Inps e, sulla base di tale presupposto, l’Istituto ha provveduto ad emanare la circolare n. 99 del 13 giugno 2016.
Con quest’ultima nota (precisamente, nella seconda parte della stessa) sono state definite le procedure telematiche per la fruizione del beneficio che, peraltro, appaiono abbastanza complesse sol che si pensi al fatto che il datore, potenzialmente, interessato deve inoltrare all’Istituto una istanza preliminare ove, tra le altre cose (dati identificativi, tipologia contrattuale, tipologia della disabilità) occorre indicare l’importo dell’imponibile lordo annuo ed il numero di mensilità richieste. Nei cinque giorni successivi l’Inps, attraverso l’applicazione “DiResCo”, verifica le disponibilità e comunica la risposta al datore  che, nei sette giorni successivi (termine definito perentorio dalla circolare n. 99) è tenuto, ove non lo abbia già fatto, a stipulare il contratto ed a confermare la prenotazione (qui il termine è di quattordici giorni lavorativi). L’Istituto, nel momento in cui darà un positivo riscontro alla istanza imprenditoriale, incrementerà il “quantum” richiesto del 5%, necessario per far fronte a possibili variazioni della retribuzione lorda nel periodo “coperto” dal beneficio. Tale procedura presenta forti assonanze con quella che, a suo tempo,  fu prevista per le assunzioni dei giovani (rivelatesi un “colossale flop”) ex art. 1, D.L. n. 76/2013, anche per quel che concerne la individuazione, attraverso la procedura telematica ed a richiesta del datore di lavoro interessato, del “passaggio” nel quale si trova la domanda. Ovviamente, l’Inps si riserva di effettuare i dovuti controlli “in corso d’opera”, sia direttamente che attraverso gli organi di vigilanza degli Ispettorati territoriali del lavoro che, a breve, prenderanno il posto delle Direzioni del lavoro. La riflessione che segue cercherà di focalizzare le questioni più importanti e le soluzioni trovate dall’Inps……continua la lettura

Eufranio Massi

Autore: Eufranio Massi

esperto in Diritto del Lavoro - relatore a corsi di formazione in materia di lavoro

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