Articolo: Il quadro sanzionatorio per il collocamento obbligatorio

approfondimento di Pierluigi Rausei – Adapt professional fellow e dirigente del Ministero del Lavoro
Estratto dal n. 21/2016 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)

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Diritto_pratica_lavoro“Nel presente contributo ci si occupa del sistema  sanzionatorio posto a tutela del collocamento obbligatorio delle persone disabili e dei soggetti comunque parificati, secondo quanto previsto dalla legge 12 marzo 1999, n. 68, che come noto esplica tutta la sua forza normativa a far data dal 18 gennaio 2000, e dall’art. 8 del D.P.R. 10 ottobre 2000, n. 333 (contenente il regolamento di esecuzione della medesima legge). D’altro canto, non ha mancato di incidere su tale normativa la riforma del mercato del lavoro introdotta dalla legge 28 giugno 2012, n. 92, come già modificata dal D.L. 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, in legge 7 agosto 2012, n. 134, ma più incisivamente, da ultimo, la materia ha formato oggetto di un importante tentativo di semplificazione, ad opera degli artt. 1-11 del Decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151.
Sul nuovo quadro regolatorio, d’altra parte, è intervenuto il Ministero del lavoro con il Decreto Direttoriale prot. n. 43 del 17 febbraio 2016, accompagnato dalla nota prot. n. 1349 del 4 marzo 2016, che ha reso operative le modifiche legislative, dettando i nuovi standard tecnici per l’invio del prospetto disabili (mod. Unipi) per l’anno 2016, licenziando il nuovo “Unipi. Modelli e regole – Febbraio 2016”, in vigore dal 15 aprile 2016.
L’analisi dei profili sanzionatori, peraltro, tiene conto delle novità sull’invio telematico del prospetto quale modalità esclusiva di adempimento introdotte dal D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, come attuate, in via provvisoria, con la lettera circolare n. 8831 del 16 dicembre 2008 del Ministero del lavoro, nonché dal D.I. 2 novembre 2010.
Infine l’esame della normativa si fonda sulla più recente rimodulazione dell’apparato delle sanzioni di cui alla legge n. 68/1999 operata dal D.M. 15 dicembre 2010, rispetto al quale occorre preliminarmente evidenziare che si tratta di sanzioni pecuniarie amministrative, in quanto la richiamata legge, modificando il previgente sistema di natura penale, contenuto nella legge 2 aprile 1968 n. 482 integralmente abrogata, ha inteso punire i datori di lavoro che contravvengono alle disposizioni del collocamento obbligatorio con sanzioni di tipo amministrativo, pecuniariamente rilevanti….continua la lettura

Pierluigi Rausei

Autore: Pierluigi Rausei

direttore della DTL di Macerata

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