Articolo: Il lavoro a chiamata e l’età anagrafica dopo le puntualizzazioni della corte di appello di Milano

articolo di approfondimento di Eufranio Massi per Generazione Vincente

 

Generazione Vincente

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Con una sentenza destinata a suscitare alcune riflessioni di non poco conto, la Corte di Appello di Milano, con la sentenza n. 406 depositata il 3 luglio 2014, è intervenuta, riformando una precedente decisione del Tribunale, sul licenziamento di una lavoratrice con la quale il datore aveva instaurato un  rapporto di lavoro intermittente: la motivazione alla base del recesso era il superamento del limite dei 25 anni di età (allora previsto dalla norma che, nel frattempo – legge n. 92/2012 – è stato elevato fino al giorno antecedente il compimento del ventiseiesimo anno). Per ben comprendere il ragionamento della Corte di Appello ritengo opportuno effettuare un breve riepilogo della situazione che ha portato la ricorrente ad impugnare la risoluzione del rapporto.

Eufranio Massi

Autore: Eufranio Massi

esperto in Diritto del Lavoro - relatore a corsi di formazione in materia di lavoro

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