Articolo: Contratti a tempo determinato: esclusioni dal computo e non applicazione della normativa

approfondimento di Eufranio Massi per Generazione Vincente

 

Generazione Vincente

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“I datori di lavoro che ricorrono, frequentemente, alla stipula di contratti a tempo determinato sono, sovente, alle prese, con il rispetto dei limiti percentuali previsti dalla contrattazione collettiva o, in mancanza, dalla legge la quale, come regola generale, li attesta sulla percentuale del 20% rispetto all’organico dei dipendenti in forza a tempo indeterminato alla data del 1° gennaio dell’anno al quale si riferisce l’assunzione.

Ebbene, la normativa di riferimento prevede (art. 23, commi 2 e 3 del D.L.vo n. 81/2015) alcune ipotesi nelle quali vi è una esclusione completa dai limiti legali e da quelli contrattuali ed altre (art. 29, commi 1 e 2) ove sussiste una esclusione completa dal campo di applicazione della normativa specifica.

L’analisi che segue, quindi, partirà dalla casistica individuata dall’art. 23, sottolineando, comunque, che, tutte le altre disposizioni previste dal D.L.vo n. 81/2015 vanno rispettate (limite massimo, proroghe – con eccezione per le start-up innovative-, diritti di precedenza, “stacco” tra un rapporto a termine e l’altro, fatte salve le eventuali eccezioni previste dalla contrattazione collettiva, ecc.): in particolar modo tra queste spicca l’art. 20 in materia di divieti alla stipula, atteso che la violazione comporta la trasformazione del rapporto a tempo indeterminato.”….continua la lettura

Eufranio Massi

Autore: Eufranio Massi

esperto in Diritto del Lavoro - relatore a corsi di formazione in materia di lavoro

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