Articolo: Contratti a termine nel D.L. “Rilancio”: qualcosa si muove tra difficoltà interpretative

approfondimento di Eufranio Massi per Generazione Vincente 

 

“Leggendo l’art. 99 del c.d. D.L. “Rilancio”, approvato dal Consiglio dei ministri ma che, al momento in cui scrivo questa riflessione, non risulta ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sembra che qualcosa di nuovo si muova all’orizzonte. Si tratta di una disposizione finalizzata ad attenuare le criticità delle causali legali inserite nella stipula dei contratti a termine e della somministrazione (cosa che cercherò di spiegare più avanti).

Al di là di aspetti, comunque positivi, direi che la cosa migliore che si possa fare sia quella esaminare il testo che appare caratterizzato da qualche formulazione che sarebbe opportuno cambiare in sede di conversione anche per eliminare possibili contenziosi.

“In deroga all’art. 21 del decreto legislativo 15 giugno, n.81, per far fronte al riavvio dell’attività in conseguenza all’emergenza epidemiologica da Covid-19, è possibile rinnovare o prorogare fino al 30 agosto 2020 i contratti di lavoro subordinato in essere anche in assenza delle condizioni di cui all’art. 19, comma 1, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81.”

Fin qui il testo approvato dal Governo che, a mio avviso, necessita di alcune puntualizzazioni. ….”

 

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Eufranio Massi

Autore: Eufranio Massi

esperto in Diritto del Lavoro - relatore a corsi di formazione in materia di lavoro

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