Articolo: INL: aumentano le sanzioni e gli ispettori

approfondimento di Eufranio Massi – esperto di diritto del lavoro

Estratto dal n. 8/2019 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)

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Diritto_pratica_lavoro“Il comma 445, art. 1, legge 30 dicembre 2018, ha trattato una serie di disposizioni finalizzate, da un lato a rafforzare l’attività di vigilanza dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e delle sue articolazioni periferiche e, dall’altro, ad aumentare gli importi relativi a sanzioni per taluni comportamenti elusivi che, frequentemente, gli ispettori del lavoro si trovano ad affrontare nel corso della loro quotidiana attività.

Con la circolare n. 2 del 14 gennaio 2017 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha fornito alle proprie articolazioni periferiche le prime indicazioni relative alla applicazione delle sanzioni maggiorate laddove, come vedremo tra breve, il legislatore è intervenuto: ad essa si è fatto seguito con la nota n. 1148 del 5 febbraio 2019 con la quale vengono chiariti alcuni dubbi relativi al raddoppio della maggiorazione a fronte di comportamenti recidivanti.

Per quel che concerne, invece, la struttura burocratica i cui cambiamenti saranno trattati nella seconda parte della presente riflessione, ci si trova di fronte ad un primo intervento legislativo successivo alle disposizioni che hanno portato alla nascita dell’INL il quale, per varie ragioni che andrebbero esaminate in maniera approfondita, non è riuscito a costruire quel qualcosa di completamente nuovo che era negli intendimenti del legislatore dell’epoca: la fusione “a freddo” con il personale ispettivo degli Istituti previdenziali, e la mancata condivisione delle banche-dati non hanno portato a risultati positivi e, sovente, l’attività di vigilanza e di coordinamento si è risolta in un forte “appesantimento” delle procedure che poco hanno a che fare con la capacità di intervento su obiettivi mirati e condivisi. A ciò si aggiunga che, spesso, anche perché sollecitati da “esigenze reportistiche” delle strutture centrali, il personale ispettivo periferico, già fortemente sotto organico, è stato, pesantemente, coinvolto in statistiche e relazioni che, nella maggior parte dei casi, sono fini a se stesse e, così facendo, lo si è distolto dai compiti operativi per i quali è stato assunto.”…continua la lettura

Eufranio Massi

Autore: Eufranio Massi

esperto in Diritto del Lavoro - relatore a corsi di formazione in materia di lavoro

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