Articolo: I minori ed il lavoro

approfondimento di Eufranio Massi per Generazione Vincente

 

Generazione Vincente

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“L’argomento del lavoro minorile nel nostro Paese va, sempre, affrontato con una certa attenzione in quanto, sovente, in alcune aree si correla ad aspetti di sfruttamento e di disprezzo della normativa di tutela. Eppure, la legge n. 977/1967 ed i successivi provvedimenti modificativi, tra i quali spicca il D.L.vo n. 345/1999 pongono una serie di limitazioni, accompagnate da sanzioni di natura amministrativa e penale che dovrebbero scoraggiare una utilizzazione “contra legem” e che costituiscono un ottimo ausilio per gli organi di vigilanza del neonato Ispettorato territoriale del Lavoro i quali, oltre alle sanzioni generali in materia di lavoro irregolare, debbono applicare quelle specifiche previste dalla legge del 1967. In alcuni recenti provvedimenti come il D.L.vo n. 136/2016, relativo al distacco transnazionale o la legge n. 199/2016 sul caporalato, l’impiego di minori in violazione delle disposizioni, viene particolarmente sanzionato con aggravanti sotto l’aspetto penale.

Fatta eccezione per “l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore” (ma quanto è lunga la rubrica dell’art. 43 del D.L.vo n. 81/2015!) ove, nell’ottica del “coniugio” tra la formazione in azienda e l’istruzione e la formazione professionale svolta dalle istituzioni formative, l’accesso al lavoro è possibile al compimento dei 15 anni, si può, in linea di massima, sottolineare come l’ammissione al lavoro sia subordinata al compimento dei 16 anni ed all’assolvimento di 10 anni relativi all’obbligo scolastico.”….continua la lettura

Eufranio Massi

Autore: Eufranio Massi

esperto in Diritto del Lavoro - relatore a corsi di formazione in materia di lavoro

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