Articolo: Agenzia unica per le ispezioni del lavoro

approfondimento di Eufranio Massi

 

Estratto dal n. 32-33/2015 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)

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Diritto_pratica_lavoro“Il Ministero del Lavoro e le proprie articolazioni periferiche sono state interessate, negli ultimi anni, da numerose iniziative legislative finalizzate a rendere più funzionale l’attività svolta, soprattutto nell’ottica della vigilanza in materia di lavoro.

Senza andare ad approfondire il passato ma andando, semplicemente, a “ritroso” nel tempo, è sufficiente ricordare il tentativo di unificazione delle Direzioni del Lavoro nell’Ufficio Territoriale del Governo già pensato alla fine degli anni ’90 e mai attuato (e riproposto, in altre forme, dalla c.d. “legge delega Madia” con la confluenza di tutte le strutture periferiche dello Stato nell’Utg), alla “casa del Welfare” risalente al 2008- 2009, precipitosamente accantonata, a forme di coordinamento intenso tra tutti gli organi ispettivi, compresa la Guardia di Finanza che, seppur specificatamente previsto, si è perso nella “fase attuativa” rimandata a provvedimenti amministrativi mai adottati (art. 7, comma 2, lettera a, n. 1 della legge n. 106/2011),  all’attuale revisione della struttura centrale e periferica del Dicastero del Lavoro che, ancora in corso di attuazione per quel che concerne la struttura organizzativa interna delle strutture periferiche, ha portato, tra le altre cose, alla creazione delle Direzioni interregionali del Lavoro ed alla cancellazione di alcuni Uffici di minore importanza ed alla integrazione di altri. In questo momento, in esecuzione di quest’ultimo provvedimento, assistiamo alla creazione di una struttura organizzativa interna che le Direzioni territoriali del Lavoro sono chiamate a realizzare con un impegno burocratico degno di miglior causa, ma che è destinata ad esser soppiantata, nel giro di pochi mesi, dalla nuova organizzazione.

Ora, in un’ottica leggermente diversa e nella logica dei principi contenuti nell’art. 1, comma 7, lettera l), della legge n. 183/2014, l’Esecutivo ipotizza la nascita di una Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, attraverso l’integrazione in una sola struttura dei servizi di vigilanza del Ministero del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail, con la previsione di strumenti e forme di coordinamento con i servizi ispettivi delle Asl e delle Agenzie regionali per la protezione ambientale. Ciò dovrebbe portare al superamento di sovrapposizioni e duplicazioni di interventi ispettivi: la relazione tecnica di accompagnamento del provvedimento afferma che ciò dovrebbe far venir meno un clima “vessatorio” nei confronti delle realtà imprenditoriali e ridurre il dispendio di risorse amministrative ed economiche.

La riflessione che segue, trattandosi di un provvedimento “in corso d’opera” non può che basarsi sul testo inviato alle Camere, per il prescritto parere, dal Consiglio dei Ministri nella seduta dell’11 giugno 2015: ovviamente, essa è del tutto provvisoria, atteso che alcune cose potrebbero cambiare in sede di stesura definitiva.”…continua la lettura

Eufranio Massi

Autore: Eufranio Massi

esperto in Diritto del Lavoro - relatore a corsi di formazione in materia di lavoro

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