Articolo: Scuola statale: il contratto a termine non ha limiti massimi

approfondimento di Eufranio Massi per Generazione Vincente

 

Generazione Vincente

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“Le discussioni che hanno accompagnato l’emanazione, prima, del D.L. n. 87/2018 e la conversione, poi, dello stesso, nella legge n. 96, si sono, abbastanza soffermate sul fatto che la durata massima dei contratti a tempo determinato, o a termine, comprensivi dei rinnovi, delle proroghe e delle somministrazioni a termine, per mansioni riferibili allo stesso livello della categoria legale di inquadramento, sia stata abbassata, nel settore privato, da 36 a 24 mesi.

Tale limite, però, può essere superato dalla contrattazione collettiva, anche aziendale che, sulla materia, è stata fatta salva (sicché i termini massimi individuati dalla stessa sono rimasti intatti), come è stata fatta salva la possibilità di stipulare, in “deroga assistita”, un ulteriore contratto avanti ad un funzionario dell’Ispettorato territoriale del Lavoro, per una durata massima di 12 mesi. A ciò va aggiunto che, nel settore pubblico, come chiaramente affermato dal comma 3 dell’art. 1, tutto è rimasto uguale ed il termine massimo di 36 mesi non è stato assolutamente toccato.

L’istituto, quindi, nei settori appena considerati, pur nella variabilità dei termini massimi, è coerente con la Direttiva Comunitaria sui rapporti a tempo determinato che impone la fissazione di un limite in funzione “anti precarizzazione”. “….continua la lettura

Eufranio Massi

Autore: Eufranio Massi

esperto in Diritto del Lavoro - relatore a corsi di formazione in materia di lavoro

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