Articolo: Segnali di pericolo e non responsabilità del datore di lavoro

approfondimento di Eufranio Massi per Generazione Vincente 

 

“Le questioni relative alla responsabilità del datore di lavoro per incidenti avvenuti all’interno del perimetro aziendale sono state oggetto, più volte, di interventi sia della magistratura di merito che di quella di diritto.

Da ultimo, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14066 del 23 maggio 2019, si è trovata ad affrontare il caso di una dipendente che, pur in presenza di un segnale di pericolo che avvisava che il pavimento era bagnato in quanto erano in corso delle pulizie, transitava ugualmente e, cadendo, riportava una frattura.

Ovviamente, il danno era stato risarcito dall’INAIL, ma il datore era stato convenuto in giudizio con una richiesta di risarcimento legata al c.d. “danno differenziale”.

Nel giudizio di Appello, impugnato in Cassazione dall’azienda, l’imprenditore era stato riconosciuto colpevole per una serie di ragioni tra cui spiccavano il non aver adottato tutte le misure necessarie per prevenire ogni possibile infortunio e non aver previsto lo svolgimento delle pulizie stesse, affidate in appalto ad una azienda specializzata nel settore, al di fuori dell’orario di lavoro, così da eliminare qualsiasi interferenza con la normale attività lavorativa.”

 

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Eufranio Massi

Autore: Eufranio Massi

esperto in Diritto del Lavoro - relatore a corsi di formazione in materia di lavoro

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