Cassazione: disposizioni dell’appaltante e appalto genuino

Con sentenza n. 12413 dell’11 maggio 2021, la Corte di Cassazione ha affermato che in merito alla interposizione nelle prestazioni di lavoro non è sufficiente, ai fini della configurabilità di un appalto fraudolento, la circostanza che il personale dell’appaltante impartisca disposizioni agli ausiliari dell’appaltatore, occorrendo verificare se esse siano riconducibili al potere direttivo del datore di lavoro, in quanto inerenti a concrete modalità di svolgimento delle prestazioni lavorative, oppure al solo risultato di tali prestazioni, il quale può formare oggetto di un genuino contratto di appalto.

 

La Redazione

Autore: La Redazione

Condividi questo articolo su