Ipsoa Quotidiano: Esternalizzazione delle attività e dei lavoratori: la check list per il contratto di appalto

approfondimento di Roberto Camera* – in collaborazione con IPSOA QuotidianoIPSOA Quotidiano

 

“Il contratto di appalto è una forma lecita di esternalizzazione di attività non core business dell’azienda ove una parte (appaltatore) assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un’opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro (art. 1655 c.c.).

Per quanto il contratto di appalto sia legalmente previsto e disciplinato dalla normativa italiana, nel corso degli anni è stato utilizzato anche in maniera impropria, ingenerando nell’utilizzatore (committente) false aspettative tra cui quella di ridurre il costo del lavoro. In particolare, il committente, qualora effettui una ricerca dell’appaltatore basandosi solo sul minor costo del servizio offerto, potrebbe incorrere in appaltatori “poco professionali” che, per tenere bassi i prezzi, non rispettano le normative in materia di salute e sicurezza dei lavoratori ovvero non applicano la contrattazione collettiva idonea alle attività prestate durante l’appalto.

Proprio questo ultimo punto può rilevare un pericolo per il lavoratore e per il committente stesso; in particolare, il legislatore (articolo 29, del decreto legislativo 276/2003) ha previsto una responsabilità solidale in capo al committente qualora l’appaltatore non corrisponda i dovuti trattamenti retributivi e contributi (previdenziali ed assicurativi) dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto. Detta responsabilità soggiace al committente entro il limite dei due anni successivi dalla cessazione dell’appalto.

In considerazione di tutto ciò, è il caso di fare un check sulle verifiche che l’azienda committente deve effettuare per evidenziare eventuali carenze della ditta appaltatrice. Dette verifiche devono iniziare ben prima della stipula del contratto di appalto e devono proseguire durante tutta la sua durata, per evidenziare le capacità professionali dell’appaltatore e monitorare gli adempimenti che quest’ultima deve effettuare, in particolare, per i propri dipendenti, al fine di evidenziare immediatamente un eventuale omissione retributiva e/o contributiva e bloccare la propria responsabilità solidale richiedendo al legittimo obbligato (appaltatore) il ripristino della regolarità.”… continua la lettura


* Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza.

Roberto Camera

Autore: Roberto Camera

Esperto di diritto del Lavoro, relatore in corsi di formazione e aggiornamento professionale in materia di lavoro e ideatore del sito Dottrina Per il Lavoro (ex DPLModena) - @CameraRoberto

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