Parlamento: Camera – approvata la Legge di Stabilità 2016

PARLAMENTO

La Camera dei Deputati, nella notte tra il 19 ed il 20 dicembre, ha approvato (con 297 sì, 93 voti no e 4 astenuti) i disegni di legge di Stabilità e Bilancio per il 2016 e il Bilancio triennale 2016-2018.

I provvedimenti, saranno trasmessi al Senato per l’approvazione definitiva. Il valore complessivo della manovra è di oltre 35 miliardi.

Leggi il testo del disegno di Legge di Stabilità 2016 così come approvato dalla Camera

 


Misure per le imprese

Sotto il profilo degli interventi a sostegno delle imprese, sono introdotte ulteriori misure volte a rilanciare la promozione del Made in Italy, a sostenere il settore degli investimenti ambientali e tecnologici, nonché ad agevolare forme di credito per le aziende oggetto di misure patrimoniali.

Più in particolare si prevedono risorse aggiuntive, pari a 50 milioni di euro per il 2016, per il Piano straordinario per la promozione del Made in Italy (comma 196), e si individuano risorse pari a 10 milioni di euro per il triennio 2016-2018, per garantire l’accesso e la continuità del credito a favore delle aziende oggetto di misure patrimoniali nell’ambito di procedimenti penali o di prevenzione (comma 99-102). E’ stato introdotto un Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti, con una dotazione di 10 milioni di euro annui per il triennio 2016-2018, avente come finalità il sostegno alle piccole e medie imprese che entrano in crisi a causa della mancata corresponsione di denaro da parte di altre aziende debitrici (commi 103-106). Sono state introdotte alcune modifiche in merito alla disciplina del Fondo per lo sviluppo di attività innovative di cui all’articolo 1, commi 56 e 57 della legge n. 147/2013, con particolare riferimento alla platea dei beneficiari e alle modalità per l’ottenimento dei benefici (commi 371-bis – 371-quater).

Si introduce inoltre, per il sostegno alle imprese fornitrici di società che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale, un apposito criterio nell’accesso al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (comma 490).

Un’ulteriore misura per le imprese consiste nella modifica della disciplina dei programmi di amministrazione straordinaria (comma 491), consentendone una durata fino a 4 anni, in luogo degli attuali uno o due anni. Tale disposizione è applicabile alle imprese operanti nel settore dei servizi pubblici essenziali, ovvero che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale.

Quanto a specifici settori di intervento, si autorizza la spesa di 19 milioni per il 2016, di 50 milioni per il 2017 e di 30 milioni di euro per il 2018 per il sostegno al settore aereospaziale e per la realizzazione di un Piano nazionale per lo sviluppo dell’industria nazionale nel settore dei piccoli satelliti ad alta tecnologia (comma 196-ter). Si posticipa inoltre al 30 giugno 2016 la decorrenza dell’obbligo per l’organizzatore e per l’intermediario, di stipulare polizze assicurative private o di fornire garanzie per i contratti di turismo organizzato in sostituzione di quelle rese ad oggi dal Fondo nazionale di garanzia del turismo, del quale, contestualmente, si differisce alla medesima data l’abrogazione.

E’ stata altresì estesa la tipologia dei soggetti ammissibili agli incentivi nei settori della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione, finanziati nell’ambito del FIRST (Fondo per gli investimenti in ricerca scientifica e tecnologica) prevedendo, tra l’altro, anche società composte da professori e ricercatori ed altri enti pubblici che operano in alcuni settori della ricerca ed inserendo, tra le attività ammesse all’intervento di sostegno, anche quella industriale, di sviluppo precompetitivo e di diffusione di tecnologie (comma 143).

E’ stata introdotta una disposizione che prevede alcuni interventi di sostegno finanziario per imprese, interventi e programmi localizzati nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna(499-novies e 499-decies).

E’ stata prevista (commi 198-206) la disciplina generale della cosiddetta “società benefit“. Tali società si caratterizzano in quanto, nell’esercizio dell’attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune, indicate specificatamente nell’oggetto sociale, e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse. Sono altresì precisate le modalità di funzionamento, gli obblighi, le responsabilità e i controlli relativi all’attività di tali società.

Infine è prevista una rimodulazione delle risorse a favore delle Zone franche urbane, restringendo l’ambito territoriale e definanziando il fondo istituito al fine di consentire la fruizione di alcune agevolazioni fiscali (commi 342 e 343 e Tabella E).

A fronte di un definanziamento pari a 20 milioni di euro per gli anni 2017-2018 per le spese di partecipazione italiana ai programmi dell’Agenzia spaziale europea e per i programmi spaziali nazionali di rilevanza strategica, si prevede un significativo rifinanziamento degli interventi per lo sviluppo e la competitività delle industrie operanti nel settore aeronautico pari a 25 milioni di euro per il 2018 e a 700 milioni di euro per il periodo 2019-2032. Tale finanziamento è destinato all’elaborazione di programmi, studi e ricerche, progettazioni e investimenti per l’industrializzazione ad eccezione delle attività di produzione in serie e commercializzazione (Tab. E).

 

Misure per l’Occupazione

Per quanto riguarda il settore del lavoro, viene innanzitutto prevista la proroga dello sgravio contributivo per le nuove assunzioni con contratti di lavoro a tempo indeterminato effettuate nel 2016, consistente nell’esonero dal versamento del 40% dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, nel limite di 3.250 euro su base annua, per un massimo di 24 mesi (commi 83-86).

Viene introdotta una disciplina tributaria specifica per la promozione del welfare aziendale e l’incentivazione della contrattazione collettiva decentrata, consistente nell’applicazione, per i soggetti con reddito da lavoro dipendente fino a 50.000 euro, di una imposta sostitutiva dell’IRPEF pari al 10% entro il limite di importo complessivo di 2.000 euro lordi, in relazione alle somme e ai benefit corrisposti per incrementi di produttività o sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa (commi 87-95).

Viene disposto il rifinanziamento di 250 milioni di euro (per l’anno 2016), degli ammortizzatori sociali in deroga (di cui 18 milioni per il settore della pesca) (commi 164-166).

Si prevede il prolungamento, a tutto il 2016, dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione e dell’integrazione salariale per i contratti di solidarietà stipulati da aziende artigiane (comma 165-quater).

Si introduce la possibilità di cumulare il riscatto degli anni di laurea con il riscatto del periodo di maternità facoltativa fuori dal rapporto di lavoro (comma 161-octies) e si provvede alla rivalutazione degli indennizzi per il danno biologico (comma 163-bis).

Viene prorogata al 2016 la nuova disciplina del congedo di paternità, elevando da uno a due giorni quello obbligatorio (comma 109).

Relativamente al lavoro autonomo, viene confermata al 27%, anche per il 2016, l’aliquota contributiva per gli iscritti alla gestione separata e viene prevista la costituzione di un apposito Fondo per la tutela del lavoro autonomo (commi 107-108).

Con riferimento al pubblico impiego, vengono previste più stringenti limitazioni alturn over nelle pubbliche amministrazioni (che, nel triennio 2016-2018, potranno procedere ad assunzioni di personale nel limite di una spesa pari al 25%) (commi 125-126) e viene disposto uno stanziamento di 300 milioni di euro per i rinnovi contrattuali del personale delle pubbliche amministrazioni (commi 246-249). Per le ulteriori misure in materia di lavoro pubblico si rinvia al paragrafo “pubblico impiego e amministrazioni pubbliche”

Infine, viene prorogato per il 2016 il contributo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per il funzionamento di Italia Lavoro Spa, nel limite di 12 milioni di euro (comma 166).

 

Misure per la Previdenza

In materia previdenziale, la legge di stabilità contiene disposizioni volte alla realizzazione di un ulteriore intervento (il settimo) in favore dei soggetti salvaguardati, garantendo l’accesso al trattamento previdenziale con i vecchi requisiti ad un massimo di ulteriori 26.300 soggetti, sia individuando nuove categorie di soggetti beneficiari, sia incrementando i contingenti di categorie già oggetto di precedenti salvaguardie, attraverso il prolungamento del termine (da 36 a 60 mesi successivi all’entrata in vigore della riforma pensionistica) entro il quale i soggetti devono maturare i vecchi requisiti. Per effetto di tali disposizioni il limite massimo numerico di soggetti salvaguardati viene stabilito a 172.466 (commi 145-154).

Viene prorogata la sperimentazione della cosiddetta opzione donna, consentendo l’accesso all’istituto (transitorio e sperimentale) – che permette alle lavoratrici l’accesso al trattamento anticipato di pensione con calcolo esclusivamente contributivo – a chi matura i previsti requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre 2015. Inoltre, si introduce un sistema di monitoraggio che, laddove dovesse risultare un onere previdenziale inferiore rispetto alle previsioni di spesa, consente, con successivo provvedimento legislativo, l’utilizzo delle risorse residue per la prosecuzione della sperimentazione o per interventi con finalità analoghe (comma 155).

Inoltre, viene introdotta una disciplina che consente di trasformare (in presenza di determinati requisiti anagrafici e contributivi) il rapporto di lavoro subordinato da tempo pieno a tempo parziale, con copertura pensionistica figurativa e corresponsione al dipendente, da parte del datore di lavoro, di una somma pari alla contribuzione pensionistica che sarebbe stata a carico di quest’ultimo (relativa alla prestazione lavorativa non effettuata) (comma 157).

A decorrere dal 2016 (2017 nel testo iniziale del disegno di legge), viene elevata la misura delle detrazioni dall’imposta lorda IRPEF spettanti con riferimento ai redditi da pensione (cd. no tax area per i pensionati) (commi 160-161).

Si esclude che l’andamento negativo dell’inflazione incida sulla rilavutazione degli assegni pensionistici (comma 158-bis).

Ai fini del concorso alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dalle disposizioni su “opzione donna” (comma 155) e “no tax area pensionati” (commi 160-161), la disciplina transitoria in materia di perequazione automatica dei trattamenti pensionistici, già posta per gli anni 2014-2016 e diversa da quella generale, viene estesa agli anni 2017 e 2018 (comma 158).

Si introducono disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro e in caso di disoccupazione involontaria. (commi 164-bis, 165-bis, 165-ter e 165-quater). Si dettano disposizioni in materia di trattamento previdenziale dei lavoratori esposti all’amianto, istituendo – tra l’altro – il Fondo per le vittime dell’amianto (commi da 154-bis a 154-septies), Si estende l’esclusione della penalizzazione dei trattamenti pensionistici anticipati (ossia liquidati prima dei 62 anni) ai trattamenti già liquidati negli anni 2012, 2013 e 2014 (comma 161-novies).

Agricoltura

La manovra finanziaria interviene sul settore agricolo prevalentemente con disposizioni di carattere fiscale.

In primo luogo vengono esentati dal pagamento dell’IMU:

  • i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina, come individuati ex lege;
  • i terreni agricoli e posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, indipendentemente dalla loro ubicazione;
  • i terreni agricoli ubicati nei comuni delle isole minori indipendentemente, dunque, dal possesso e dalla conduzione da parte di specifici soggetti;
  • i terreni agricoli con specifica destinazione, ossia con immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile, dunque indipendentemente in tal caso da ubicazione e possesso.

Tutti gli atti ed i provvedimenti emanati in esecuzione di piani di ricomposizione e di riordino fondiario promossi dagli enti territoriali (regioni, province, comuni e comunità montane) vengono esentati dall’imposta di registro, dall’imposta di bollo e dalle imposte ipocatastali

Si introduce l’esenzione dall’IRAP per i soggetti che operano nel settore agricolo, per le cooperative di piccolapesca ed i loro consorzi, e per le cooperative ed i loro consorzi che forniscono in via principale, anche nell’interesse di terzi, servizi nel settore selvicolturale.

Ulteriori modifiche alla disciplina fiscale applicabile al settore agricolo riguardano:

  • l’innalzamento dell’aliquota dell’imposta di registro su transazioni di terreni agricoli dal 12 al 15 per cento;
  • la rideterminazione delle percentuali di compensazione IVA per:
  • le cessioni di latte fresco, dall’8,8% al 10 %;
  • le cessioni di animali vivi della specie bovina, in misura non superiore al 7,70 %, e della specie suina, in misura non superiore all’8 % (introdotto durante l’esame in Commissione).
  • l’incremento dal 7 al 30 % del coefficiente di rivalutazione dei redditi agrari e dominicali;
  • la presunzione che le produzioni agro energetiche sono produttive di reddito agrariose contenute entro limiti predefiniti, mentre in caso contrario si utilizza il coefficiente di redditività del 25 per cento dell’ammontare dei corrispettivi IVA.

Si prevede poi l’incorporazione di diritto della società Istituto per lo Sviluppo Agroalimentare S.p.A. (ISA) e della società Gestione Fondi per l’Agroalimentare s.r.l. (SFGA) nell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA), a tal fine vengono dettate disposizioni sul trasferimento del personale in servizio presso ISA e SGFA e sulla nomina del commissario straordinario, il quale dovrà, tra l’altro, predisporre un piano per il rilancio delle attività del nuovo Istituto. Ismea vede ridurre la dotazione per il 2016 di 45 milioni di euro.

Si istituisce, presso l’INAIL, un fondo per macchine e trattori agricoli o forestali dotate di abbattimento del potenziale inquinante, anche acustico, provvedendo al relativo finanziamento.

Viene istituito un Fondo presso AGEA per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera.

Viene integrata la dotazione finanziaria del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione affinché una quota non superiore a 18 milioni di euro venga destinata al riconoscimento della cassa integrazione guadagni in deroga per il settore della pesca.

E’ stato previsto un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abbruzzo) dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019. Per le imprese agricole attive nella produzione primaria, della pesca e dell’acquacoltura, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura, ove acquistino beni strumentali nuovi, le agevolazioni in esame sono concesse nei limiti e alle condizioni previste dalla normativa europea in tema di aiuti di Stato del relativo settore.

E’ stato poi prorogato fino al 31 dicembre 2015 il Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2013-2015, prevedendo per il 2016 un rifinanziamento di 3 milioni di euro.

E’ stata, poi, prevista l’adozione di un Piano di ricerca straordinario per lo sviluppo di un sistema informatico integrato di trasferimento tecnologico, analisi e monitoraggio delle produzioni agricole attraverso strumenti di sensoristica, diagnostica, meccanica di precisione, biotecnologie e bioinformatica da parte del CREA-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. A tal fine è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per 2016, di 8 milioni per ciascun anno del biennio 2017-2018.

Sono, poi, stati, differiti termini per consentire l’accesso al Fondo di solidarietà nazionale per le imprese agricole e della pesca che hanno subito danni a causa di eventi alluvionali e di infezioni di organismi nocivi ai vegetali.

E’ stato, poi, prevista l’estensione a favore delle imprese della pesca e dell’acquacoltura degli interventi di competenza di ISMEA a garanzia dei finanziamenti bancari concessi alle imprese agricole utilizzando, a tal fine, le risorse europee del Fondo europeo per gli affari marittimi e per la pesca (FEAMP).

Sono state poi approvate alcune misure che estendono le agevolazioni per la piccola proprietà contadina: al coniuge o ai parenti in linea retta del coltivatore diretto e dell’imprenditore agricolo; agli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni agricoli e relative pertinenze, posti in essere a favore di proprietari di masi chiusi dagli stessi abitualmente coltivati.

E’ prevista la riduzione del Fondo incentivi per l’assunzione dei giovani lavoratori agricoli di 8,3 milioni per il 2016, 7,9 milioni per il 2017 e 8 milioni per il 2018.

La tabella E dispone un definanziamento di 23 milioni, per il 2016, per il Fondo per gli investimenti nel settore lattiero caseario, nonché un rifinanziamento di 100 milioni per il 2016 e di 40 milioni per il 2017 del Fondo di solidarietà nazionale – incentivi assicurativi. Il Fondo è destinato tra l’altro ad interventi di ripristino delle infrastrutture connesse all’attività agricola, tra cui quelle di bonifica.

La Redazione

Autore: La Redazione

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