Min.Lavoro: 13.543 i contratti aziendali e territoriali depositati

ministero lavoro

È scaduta il 15 luglio 2016 la procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali di secondo livello, resa disponibile dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per usufruire della tassazione agevolata dei premi di produttività e delle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili di impresa.

Alla data di scadenza, i contratti aziendali e territoriali depositati sono stati 13.543, di cui 10.547 riferiti ai premi di risultato e partecipazione agli utili relativi al 2015.

La procedura era stata attivata a seguito del Decreto Interministeriale 25 marzo 2016 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 maggio 2016) che attuava la norma, contenuta nella legge di stabilità 2016 (art.1, commi da 182 a 191, della legge 28 dicembre 2015 n. 208), che prevede la tassazione agevolata, con imposta sostitutiva del 10%, per i premi di risultato e per le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa, entro il limite di 2.000 euro lordi (che sale a 2.500 euro per le aziende che “coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro”) in favore dei lavoratori con redditi da lavoro dipendente fino a 50.000 euro.

Nelle differenti categorie attivabili, 10.574 contratti perseguono obiettivi di produttività, 7.907 di redditività e 6.121 di qualità. La regione che ha depositato il maggior numero di contratti è stata la Lombardia, con 3.860 unità, seguita dall’Emilia Romagna (2.245) e dal Veneto (1.931).

Di seguito il Comunicato Stampa del Ministero del Lavoro:

 

A seguito di quanto previsto dal Decreto Interministeriale 25 marzo 2016 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 maggio 2016), relativo alla tassazione agevolata dei premi di produttività e delle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili di impresa, il Ministero del Lavoro ha reso disponibile la procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali. Il 15 luglio 2016 era il termine per effettuare l’invio dei modelli relativi agli accordi sottoscritti nel 2015.

Alla data del 15 luglio 2016 sono state compilate 13.543 dichiarazioni di conformità, redatte secondo l’articolo 5 del Decreto, di cui 10.547 si riferiscono a contratti sottoscritti nel 2015.

La tabella che segue mostra la distribuzione regionale delle dichiarazioni:

 

Aziendale Territoriale
Regione DTL Totale di cui 2015 Totale di cui 2015 Totale di cui 2015
01-PIEMONTE 1.127 884 75 69 1.202 953
02-VALLE D’AOSTA 18 17 3 3 21 20
03-LOMBARDIA 3.521 2.773 339 327 3.860 3.100
04-BOLZANO 24 22 1 1 25 23
04-TRENTO 169 128 240 136 409 264
05-VENETO 1.424 1.063 507 219 1.931 1.282
06-FRIULI 309 226 36 4 345 230
07-LIGURIA 257 201 56 53 313 254
08-EMILIA ROMAGNA 1.754 1.433 491 472 2.245 1.905
09-TOSCANA 805 662 185 166 990 828
10-UMBRIA 169 125 2 2 171 127
11-MARCHE 219 164 16 15 235 179
12-LAZIO 713 536 135 130 848 666
13-ABRUZZO 168 131 0 0 168 131
14-MOLISE 26 19 2 1 28 20
15-CAMPANIA 249 182 28 26 277 208
16-PUGLIA 125 93 10 9 135 102
17-BASILICATA 57 39 19 17 76 56
18-CALABRIA 42 40 6 0 48 40
19-SICILIA 102 67 16 16 118 83
20-SARDEGNA 96 75 2 1 98 76
TOTALE 11.374 8.880 2.169 1.667 13.543 10.547

 

Dei 13.543 contratti depositati*, 10.574 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 7.907 di redditività, 6.121 di qualità.

Per quanto riguarda le misure previste dagli accordi depositati: 1.351 prevedono forme di coinvolgimento paritetico dei lavoratori (in questo caso il limite delle somme erogabili con tassazione agevolata sale da 2.000 a 2.500 Euro lordi) e 2.290 prevedono misure di welfare aziendale (in questo caso, le somme relative sono completamente detassate).

 

Cosa prevede il decreto per la tassazione agevolata dei premi di risultato e della partecipazione agli utili di impresa

Il decreto attua la norma, contenuta nella Legge di Stabilità 2016 (art.1, commi da 182 a 191, della Legge 28 dicembre 2015 n. 208), che prevede una tassazione agevolata, con imposta sostitutiva del 10%, per i premi di risultato e per le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa, entro il limite di 2.000 euro lordi (che sale a 2.500 euro per le aziende che «coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro») in favore di lavoratori con redditi da lavoro dipendente fino a 50mila Euro.

Il decreto disciplina i criteri di misurazione degli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione ai quali i contratti aziendali o territoriali legano la corresponsione di premi di risultato di ammontare variabile nonché i criteri di individuazione delle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa.

Il decreto disciplina, inoltre, gli strumenti e le modalità attraverso cui le aziende realizzano il coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro e l’erogazione, tramite voucher, di beni, prestazioni e servizi di welfare aziendale (come, ad esempio, servizi di educazione e istruzione per i figli, o di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti, ecc.). Questi ultimi benefit sono esclusi dal reddito di lavoro dipendente. Per questo, l’eventuale scelta del lavoratore di convertire i premi di risultato agevolati nei benefit ricompresi nel “welfare aziendale” consente di detassare completamente il loro valore, non più soggetto neppure all’imposta sostitutiva del 10 per cento.

* il numero si riferisce al totale dei modelli compilati, indipendentemente se il contratto è stato depositato contestualmente ovvero, soprattutto per gli accordi sottoscritti nel 2015, fa riferimento a intese depositate precedentemente

 

Fonte: Ministero del Lavoro

 

La Redazione

Autore: La Redazione

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