Jobs Act – la Riforma del Lavoro
Sulla colonna di destra potrete trovare tutte le Leggi e la Prassi Amministrativa relativa alla Riforma del Jobs Act
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Con sentenza del 17 marzo 2021 (C-652/19) la Corte di Giustizia Europea ha dichiarato conforme al diritto comunitario quanto stabilito dall’art. 10 del D.L.vo n. 23/2015 che, in caso di violazione dei criteri di scelta a seguito di procedura collettiva di riduzione di personale, prevede una indennità risarcitoria nei confronti dei lavoratori assunti a partire dal 7 marzo 2015, in luogo della reintegra nel posto di lavoro prevista per i lavoratori assunti prima di tale data.
approfondimento di Eufranio Massi
Il ricorso cautelare contro il trasferimento o altri atti del datore di lavoro (compreso il licenziamento) è idoneo a impedire, se proposto nel prescritto termine di 180 giorni, la decadenza prevista dall’articolo 6, secondo comma, della legge 15 luglio 1966, n. 604, al pari del ricorso ordinario e della richiesta di tentativo di conciliazione o arbitrato.
approfondimento di Eufranio Massi
approfondimento di Eufranio Massi
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 150 depositata il 16 luglio 2020, dichiara incostituzionale l’articolo 4 del decreto legislativo n. 23/2015 sulla indennità risarcitoria legata ai vizi di motivazione del licenziamento, ex art. 2, comma 2, della legge n. 604/1966, o della procedura ex art. 7 della legge n. 300/1970, con riferimento all’inciso “di importo pari ad una mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio”.
approfondimento di Eufranio Massi
Con un comunicato stampa datato 25 giugno 2020, la Corte Costituzionale ha preannunciato l’emissione di una sentenza con la quale dichiara incostituzionale l’articolo 4 del decreto legislativo n. 23/2015 sulla indennità risarcitoria legata ai vizi di motivazione del licenziamento, ex art. 2, comma 2, della legge n. 604/1966, o della procedura ex art. 7 della legge n. 300/1970, con riferimento all’inciso “di importo pari ad una mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio”.
L’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro ha pubblicato, in data 14 gennaio 2020, uno studio dal titolo: “I contratti a tempo indeterminato prima e dopo il Jobs act”.
approfondimento di Eufranio Massi
approfondimento di Eufranio Massi
Il Tribunale di Milano, con ordinanza del 5 agosto 2019, trovandosi a decidere su un licenziamento collettivo di 4 dipendenti che ricadevano nella tutela reintegratoria ed uno no, perché assunto con le c.d. “tutele crescenti”, ha rimesso gli atti relativi alla previsione dell’art. 10 del D.L.vo n. 23/2015, alla cognizione della Corte Europea di Giustizia.
approfondimento di Carlo Cavalleri
La pagina dedicata al 6° Forum TUTTOLAVORO 2019. Potrai trovare tutti gli atti del convegno e scaricarli gratuitamente (articoli, slide e video).
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 194 depositata l’8 novembre 2018, ha dichiarato incostituzionale il criterio di determinazione dell’indennità spettante al lavoratore ingiustamente licenziato – ancorato solo all’anzianità di servizio – previsto dall’articolo 3, comma 1, del decreto legislativo n. 23/2015 e confermato dal cosiddetto “decreto dignità” (Decreto legge n. 87/2018).
La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 3, comma 1, del Decreto legislativo n.23/2015 sul contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, nella parte – non modificata dal successivo Decreto legge n.87/2018, cosiddetto “Decreto dignità” – che determina in modo rigido l’indennità spettante al lavoratore ingiustificatamente licenziato.
approfondimento di Roberto Camera
Destinazione alla regione Sardegna di nuove risorse per fini occupazionali
Il Ministero del Lavoro ha emanato la circolare n. 3/2017, con la quale fornisce le indicazioni operative – per le imprese che abbiano concluso e sottoscritto accordi in sede governativa entro il 31 luglio 2015 – per la presentazione delle domande per l’accesso alla prosecuzione dei trattamenti di integrazione salariale straordinaria.
Il Ministero del Lavoro ha emanato la circolare n. 2/2017, con la quale fornisce ulteriori chiarimenti in materia di ammortizzatori sociali in deroga, in particolare in riferimento a quanto stabilito al punto 2), Modalità applicative, lettera c della circolare n. 34/2016, in cui è stato definito che le azioni di politica attiva del lavoro,finanziate con le risorse assegnate nella misura del 50%, debbano avere inizio entro il 2016.