Consulta: Il “raffreddamento” della rivalutazione delle Pensioni non costituisce prelievo di natura Tributaria
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 167 depositata in data 13 novembre 2025, ha chiarito che il meccanismo di “raffreddamento” della perequazione automatica dei trattamenti pensionistici superiori a quattro volte il minimo INPS, previsto dall’articolo 1, comma 309, della legge n. 197 del 2022, non introduce un prelievo di natura tributaria.
Consulta: Quota 100 – violazione del divieto di cumulo con redditi da lavoro subordinato
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 162 depositata in data 4 novembre 2025, ha dichiarato inammissibili i dubbi di legittimità costituzionale formulati dal Tribunale ordinario di Ravenna, sezione lavoro, nei confronti dell’articolo 14, comma 3, del decreto-legge n. 4 del 2019, convertito nella legge n. 26 del 2019, nella parte in cui – secondo l’interpretazione data dalla Corte di Cassazione, sezione lavoro, nella sentenza n....
Consulta: RSA – costituite anche nell’ambito dei sindacati comprativamente più rappresentativi
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 156 depositata in data 30 ottobre 2025, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 19, primo comma, della legge n. 300 del 1970, nella parte in cui non prevede che le rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite ad iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva anche nell’ambito delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano...
Consulta: indennità risarcitoria nella PA in caso di licenziamento illegittimo – irrilevante l’emolumento di fine rapporto
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 144 depositata in data 7 ottobre 2025, ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 63, comma 2, terzo periodo, del decreto legislativo n. 165 del 2001 (Testo Unico sul Pubblico Impiego T.U.P.I.) come modificato dall’articolo 21, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 75 del 2017, sollevata dal Tribunale di Trento, in funzione di giudice del...
Consulta: legittimo il licenziamento del dirigente durante il Covid
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 141 depositata in data 31 luglio 2025, ha dichiarato legittime le disposizioni che, durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno stabilito il divieto dei licenziamenti individuali per ragioni economiche dei lavoratori subordinati, senza ricomprendervi la categoria dei dirigenti.
Consulta: Pubblico impiego – il tetto retribuito deve essere parametrato al trattamento del primo presidente di Cassazione
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 135 depositata in data 28 luglio 2025, pur ribadendo che la previsione di un “tetto retributivo” per i pubblici dipendenti non contrasta di per sé con la Costituzione, ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 13, comma 1, del decreto-legge n. 66 del 2014, come convertito, che l’ha fissato nel limite di 240.000,00 euro lordi anziché nel trattamento economico onnicomprensivo spettante al primo...
Consulta: Appalti pubblici – esclusione dalla gara in caso di violazioni di obblighi fiscali
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 138 depositata in data 28 luglio 2025, ha dichiarato la non fondatezza della questione di legittimità costituzionale dell’articolo 80, comma 4, secondo periodo, del decreto legislativo n. 50 del 2016 (codice dei contratti pubblici) [la norma di riferimento oggi è l’art. 94, comma 6, del Decreto Legislativo n. 36/2023], ove si prevede che le violazioni definitivamente accertate rispetto...
Consulta: il rapporto di convivenza non fa venir meno il diritto all’Assegno Familiare
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 120 depositata in data 22 luglio 2025, ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Corte d’appello di Venezia, sezione lavoro, in relazione all’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 797 del 1955. Questa norma stabilisce che l’assegno per il nucleo familiare non spetta al coniuge del datore di lavoro, senza invece escludere...
Consulta: illegittimo lo scioglimento delle cooperative solo perchè si sottraggono agli inviti dell’autorità di vigilanza
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 116 depositata in data 21 luglio 2025, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 12, comma 3, secondo periodo, del decreto legislativo n. 220 del 2 agosto 2002, nella parte in cui prevede che agli enti cooperativi che si sottraggono all’attività di vigilanza si applica il provvedimento di scioglimento per atto dell’autorità, anziché stabilire che l’autorità di vigilanza...
Consulta: Tutele crescenti – basso il risarcimento per i datori di lavoro “under16”
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 118 depositata in data 21 luglio 2025, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 9, comma 1, del decreto legislativo n. 23/2015 (cd. Tutele Crescenti), là dove stabilisce che, nel caso di licenziamenti illegittimi intimati da un datore di lavoro che non raggiunga i requisiti dimensionali di cui all’articolo 18, ottavo e nono comma, dello Statuto dei lavoratori (e...
Consulta: congedo di paternità obbligatorio anche per la “seconda” madre
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 115 depositata in data 21 luglio 2025, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 27-bis del decreto legislativo n. 151 del 2001 nella parte in cui non riconosce il congedo di paternità obbligatorio a una lavoratrice, genitore intenzionale in una coppia di donne risultanti genitori nei registri dello stato civile.
Consulta: tempistica dell’impugnazione del licenziamento in caso di incapacità del lavoratore
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 111 depositata in data 18 luglio 2025, ha ritenuto costituzionalmente illegittimo l’articolo 6, primo comma, della legge 15 luglio 1966, numero 604 (Norme sui licenziamenti individuali) nella parte in cui non prevede che, se al momento della ricezione della comunicazione del licenziamento o in pendenza del termine di sessanta giorni previsto per la sua impugnazione, anche in via...
Consulta: corretta la sanzione amministrativa prevista in caso di omissione contributiva
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 103 depositata in data 8 luglio 2025, ha ritenuto infondata la questione di legittimità, sollevata con riferimento all’art. 3 della Costituzione, dell’art. 2, comma 1-bis, del decreto-legge 12 settembre 1983, n. 463, come modificato dall’art. 23, comma 1, del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, secondo cui il datore di lavoro che manca di versare le ritenute previdenziali ed assistenziali...
Consulta: Reddito di Cittadinanza – requisito residenza pregressa ridotto a 5 anni
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 31 del 20 marzo 2025, chiarisce che il Reddito di cittadinanza (Rdc) – abrogato a decorrere dal 1° gennaio 2024 – non ha natura assistenziale, non essendo diretto «a soddisfare un bisogno primario dell’individuo»: si tratta, infatti, di una misura di politica attiva per l’occupazione, di carattere temporaneo, soggetta a precisi obblighi e soprattutto a rigide condizionalità che, se disattese, determinano il venir meno del diritto alla prestazione.
Consulta: le decisioni circa l’ammissibilità dei prossimi Referendum abrogativi in materia di lavoro
La Corte costituzionale ha pubblicato, in data 7 febbraio 2025, le motivazioni legate alla decisione sulla ammissibilità della richiesta di referendum abrogativi su alcune materie legate a norme di diritto del lavoro.
Consulta: ammesso il referendum abrogativo delle Tutele Crescenti
La Corte costituzionale, nella giornata di lunedì 20 gennaio 2025, ha deciso l’ammissibilità della richiesta di referendum abrogativo denominata “Contratto di lavoro a tutele crescenti – disciplina dei licenziamenti illegittimi”.
Consulta: ristoro per il lavoratore che subisce un’illegittima apposizione del termine
La Corte costituzionale, con ordinanza n. 155, depositata il 30 luglio 2024, ha dichiarato la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’art. 32 della legge n. 183/2010 (Collegato Lavoro) e, in via subordinata, dell’art. 18 della legge n. 300/1970 (Statuto dei Lavoratori), sollevata, in riferimento all’art. 3 della Costituzione, dal Tribunale ordinario di Siena, in funzione di giudice del lavoro.
Consulta: al convivente di fatto si applica la disciplina dell’impresa familiare
La Corte costituzionale, con sentenza n. 148, depositata il 25 luglio 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 230-bis, terzo comma, del codice civile, nella parte in cui non prevede come familiare – oltre al coniuge, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo – anche il «convivente di fatto» e come impresa familiare quella cui collabora anche il «convivente di fatto».
Consulta: Jobs Act – legittima la tutela reintegratoria in caso di licenziamento disciplinare in luogo di sanzione conservativa
La Corte costituzionale, con sentenza n. 129, depositata il 16 luglio 2024, ha ritenuto non fondata la questione sollevata in riferimento ad un licenziamento disciplinare basato su un fatto contestato per il quale la contrattazione collettiva prevedeva una sanzione conservativa, a condizione che se ne dia un’interpretazione adeguatrice.
Consulta: Jobs Act – tutela reintegratoria in caso di licenziamento per GMO privo di motivazione
La Corte costituzionale, con sentenza n. 128, depositata il 16 luglio 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 3, comma 2, del d.lgs. 4 marzo 2015 n. 23, nella parte in cui non prevede che la tutela reintegratoria attenuata si applichi anche nelle ipotesi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo in cui sia direttamente dimostrata in giudizio l’insussistenza del fatto materiale allegato dal datore di lavoro, rispetto alla quale resta estranea ogni valutazione circa il ricollocamento del lavoratore (cd. repêchage).
Consulta: Lavoratore/genitore – legittimo il trasferimento anche nella regione ove ha residenza la famiglia
La Corte costituzionale, con sentenza n. 99 depositata il 4 giugno 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 42˗bis, comma 1, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53), nella parte in cui prevede che il trasferimento temporaneo del dipendente...
Consulta: Jobs Act – NASpI e obbligo di restituzione
La Corte costituzionale, con sentenza n. 90 depositata il 20 maggio 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 8, comma 4, del decreto legislativo n. 22/2015, nella parte in cui non limita l’obbligo restitutorio dell’anticipazione della Nuova assicurazione sociale per l’impiego (NASpI) nella misura corrispondente alla durata del periodo di lavoro subordinato, quando il lavoratore non possa proseguire, per causa sopravvenuta a lui non imputabile, l’attività di impresa per la quale l’anticipazione gli è stata erogata.
Consulta: Jobs Act – confermata l’applicazione delle tutele crescente ai lavoratori delle piccole imprese
La Corte costituzionale, con sentenza n. 44 del 2024, ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, che consente l’attrazione nell’ambito applicativo del regime delle tutele crescenti anche di lavoratori di piccole imprese, già in servizio alla data del 7 marzo 2015, in concomitanza e in conseguenza di assunzioni aggiuntive a tempo indeterminato, successive all’entrata in vigore dello stesso decreto, che abbiano comportato il superamento dei limiti dimensionali previsti dall’art. 18, commi ottavo e nono, statuto dei lavoratori.
Consulta: emersione dal lavoro irregolare e pregressa condanna
La Corte costituzionale, con sentenza n. 43 del 2024, ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l’articolo 103, comma 10, lett. c), del decreto-legge n. 34 del 2020, nella parte in cui include fra i reati che comportano l’automatica esclusione dalla procedura di emersione del lavoro irregolare la previa condanna per il cosiddetto piccolo spaccio.
Consulta: Jobs Act – la tutela reintegratoria si applica a tutti i casi di nullità del licenziamento
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 22, depositata il 22 febbraio 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 2, primo comma, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, limitatamente alla parola “espressamente”. Tale disposizione, quindi, è stata ritenuta illegittima nella parte in cui, nel riconoscere la tutela reintegratoria, nei casi di nullità, previsti dalla legge, del licenziamento di lavoratori assunti con contratti a tutele crescenti (quindi a partire dal 7 marzo 2015), l’ha limitata alle nullità sancite “espressamente”.
Consulta: Jobs Act: legittima la disciplina dei licenziamenti collettivi
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 7, depositata il 22 gennaio 2024, ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale degli articoli 3, primo comma, e 10 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, il quale, in attuazione della legge di delega n. 183 del 2014 (cosiddetto Jobs Act), ha introdotto il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio.
Consulta: emersione rapporti di lavoro – limite reddituale del datore
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 209 del 24 novembre 2023, ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 103, commi 5 e 6, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19), sollevata, in riferimento agli artt. 10, secondo comma, e 76 della Costituzione, dal Tribunale amministrativo regionale per l’Umbria, sezione prima.
Consulta: emersione rapporti di lavoro – possibile anche per datori di lavoro stranieri regolarmente soggiornanti in Italia
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 149 del 7 giugno 2023 (pubblicata il 18 luglio 2023), ha dichiarato la illegittimità costituzionale dell’articolo 103, comma 1, del DL 34 del 2020, nella parte in cui prevede che la domanda per concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o stranieri possa essere presentata solo da datori di lavoro stranieri in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, invece che da datori di lavoro stranieri regolarmente soggiornanti in Italia.
Consulta: illegittimo il diniego automatico al rinnovo del p.s. per reati di lieve entità
Non può essere automaticamente respinta la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro in caso di condanna dello straniero per alcuni fatti di lieve entità.
Consulta: obbligo vaccinale e tutela della salute
La Corte costituzionale, in un comunicato del 1° dicembre 2022, informa di aver ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali.