Articolo: Giovani e Apprendistato
approfondimento di Eufranio Massi – esperto in diritto del Lavoro
Estratto dal n. 13/2021 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“Un comportamento ricorrente che possiamo registrare nei vari Esecutivi che si succedono nel Governo del Paese è stato sempre quello di ipotizzare nuovi benefici per l’occupazione, alcuni dei quali anche abbastanza “strambi” (come quello dei c.d. “laureati eccellenti” durato pochi mesi) che dovrebbero fornire un forte impulso all’occupazione.
Quest’ultimo è un obiettivo che, molte volte, resta un pio desiderio, vuoi per il momento economico che caratterizza il Paese, vuoi per norme che non paiono all’altezza della situazione, vuoi per interpretazioni amministrative che, lungi dal facilitare il raggiungimento del risultato (ossia, l’incremento occupazionale), “partoriscono” modalità di utilizzazione delle disposizioni agevolatrici che tendono a rallentare o “stoppare” l’azione di chi intende incrementare l’organico.
Prima di entrare nel merito dell’esame comparato tra i due incentivi è opportuno, ad avviso di chi scrive, sottolineare come il beneficio previsto dai commi 10 e seguenti dell’art. 1 della legge n. 178/2020 correlato alle assunzioni a tempo indeterminato dei giovani con una età non superiore ai 35 anni e 364 giorni all’atto della instaurazione
del rapporto il cui inizio è compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, non abbia una natura strutturale e si concretizzi in una “ripetizione” delle norme contenute nei commi 100 e seguenti dell’art. 1 della legge n. 205/2017, con un raddoppio del beneficio, previsto da tale ultima disposizione che è di 36 mesi mentre, nei territori del Mezzogiorno è destinato a salire a 4 anni. ” … continua la lettura