Articolo: Licenziamento per superamento del periodo di comporto

approfondimento di Joselita La Mendola – Funzionario ispettivo dell’ITL di Milano-Lodi

Estratto dal n. 27/2020 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)

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Diritto_pratica_lavoro“Con la recente sentenza della Cassazione, sez. lav., 4 febbraio 2020 n. 2527, la Suprema Corte si è pronunciata in materia di licenziamento per superamento del periodo di comporto stabilendo che le assenze del lavoratore dovute ad infortunio sul lavoro o a malattia professionale sono normalmente computabili nel calcolo del periodo di conservazione del posto di lavoro previsto dalla contrattazione collettiva.

Per i giudici del Supremo Collegio, infatti, perché l’assenza per malattia possa essere detratta dal periodo di comporto, non è sufficiente l’origine professionale della stessa, ma è necessario che in relazione ad essa sussista una responsabilità del datore di lavoro ai sensi dell’art. 2087 c.c.

Prima di riassumere la vicenda sottesa alla pronuncia in esame e richiamare le argomentazioni dei giudici della Cassazione, occorre innanzitutto inquadrare giuridicamente la problematica del licenziamento per superamento del periodo di comporto, ed accennare specificamente alle modalità di computo di tale periodo in tutte le fattispecie di malattia del lavoratore.. ”… continua la lettura

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