Articolo: Novità per il lavoro nel codice degli appalti pubblici

approfondimento di Vitantonio LippolisINL, Direzione Centrale per la tutela, la vigilanza e la sicurezza del lavoro

Estratto dal n. 40/2023 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)

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Il 1° aprile 2023 è entrato in vigore il D.Lgs. n. 36/2023, recante il nuovo Codice dei contratti pubblici – attuativo della delega contenuta nell’art. 1
della legge n. 78/2022.

Questo decreto, meglio noto come il “Codice degli appalti pubblici”, si pone l’obiettivo di riorganizzare in modo sistematico la materia dei contratti pubblici ma contiene anche rilevanti disposizioni per gli operatori  sotto il profilo giuslavoristico e per il rispetto dei diritti dei lavoratori che vengono impiegati.

La tutela dei diritti dei lavoratori impiegati nei contratti pubblici, difatti, è fondamentale per le seguenti principali ragioni:

• responsabilità sociale: i contratti pubblici spesso coinvolgono grandi progetti o forniture di servizi che possono avere un impatto significativo sulla società e sull’economia locale; assicurare che i lavoratori coinvolti in questi progetti siano trattati equamente e che i loro diritti siano rispettati è una manifestazione di responsabilità sociale da parte delle Autorità pubbliche;

• evitare lo sfruttamento: la mancanza di tutela dei diritti dei lavoratori può portare allo sfruttamento, in cui i lavoratori sono sottopagati, lavorano in condizioni pericolose o subiscono altre forme di abuso; questo non solo danneggia i lavoratori, ma può anche determinare risultati di bassa qualità nei progetti pubblici;

• promozione dell’occupazione locale: nelle gare d’appalto pubblico, spesso vengono considerati i vantaggi derivanti dall’assunzione di lavoratori locali; la tutela dei diritti dei lavoratori può incentivare le imprese a impiegare lavoratori della comunità locale, contribuendo così all’occupazione e al benessere della Regione;

• rispetto delle leggi nazionali e internazionali: nel nostro Paese ci sono norme che stabiliscono standard minimi per i diritti dei lavoratori, come il salario minimo contrattuale, l’orario di lavoro massimo e la sicurezza sul luogo di lavoro; inoltre, ci sono Accordi internazionali che promuovono questi stessi principi, come le Convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO); per queste ragioni i contratti ubblici devono rispettare queste leggi e accordi;

• evitare controversie legali: non tutelare i diritti dei lavoratori nei contratti pubblici può portare a controversie legali costose e a lungo termine tra le Autorità pubbliche e le imprese della catena degli appalti. La chiarezza e l’aderenza ai principi dei diritti dei lavoratori possono ridurre il rischio di contenzioso.

In sintesi, la tutela dei diritti dei lavoratori nei contratti pubblici è essenziale per promuovere una società giusta, garantire la qualità dei progetti pubblici e rispettare le leggi nazionali e internazionali. … continua la lettura

 

Vitantonio Lippolis

Autore: Vitantonio Lippolis

INL, Direzione Centrale per la tutela, la vigilanza e la sicurezza del lavoro

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