CCNL Gas-Acqua: firmato l’accordo di rinnovo 2025-2027

In data 8 maggio 2025, le rappresentanze delle associazioni datoriali di ANFIDA, PROXIGAS, ASSOGAS e UTILITALIA e i sindacati di categoria (Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil) hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore Gas-Acqua – scaduto lo scorso 31 dicembre – che occupa quasi 50mila addetti in quasi 600 imprese in Italia.

L’intesa, che avrà vigenza per il triennio 2025-2027, dovrà essere votata dalle lavoratrici e dai lavoratori nelle assemblee nei luoghi di lavoro.

 

Parte economica

L’aumento sui minimi tabellari (TEM) si attesta a 260 euro nel triennio con la seguente ripartizione:

  • 90 euro dal primo luglio 2025;
  • 60 euro dal primo luglio 2026;
  • 60 euro dal primo luglio 2027;
  • 50 euro dal primo ottobre 2027.

A questo si aggiungono altre componenti economiche per un aumento salariale complessivo (TEC) di 282 euro come di seguito si specifica:

  • 15 euro mensili sulla produttività per gli anni 2026, 2027;
  • 4 euro mensili sulla previdenza complementare dal 01/01/2026;
  • 2 euro mensili sull’assistenza sanitaria integrativa dal 01/01/2026;
  • 1 euro mensili sull’assicurazione premorienza e invalidità permanente;
  • 230 euro di una tantum che verrà erogata con le competenze di luglio 2025.

Parte normativa

L’intesa comprende anche alcuni avanzamenti sulla parte normativa che oltre a rappresentare un indubbio valore politico contengono al contempo un valore economico chiaramente quantificabile: l’aumento dell’indennità giornaliera della reperibilità di 2 euro produce un vantaggio medio mensile di 5 euro; la riduzione dell’orario settimanale di lavoro da 38 ore e 30 min a 38 ore per tutti i lavoratori è quantificabile in un vantaggio medio di 17 euro mensili; il riconoscimento del riposo fisiologico per le ore straordinarie notturne integralmente retribuito ha un valore medio di 8 euro mensili.

Oltre a quanto sopra, meritano particolare attenzione altri miglioramenti normativi che qualificano ulteriormente l’intesa raggiunta:

  • la definizione del valore punto, (25 euro) elemento imprescindibile per la valutazione economica dei prossimi rinnovi contrattuali;
  • l’aumento delle ore di agibilità sindacale per tutti gli RLSA;
  • l’aggiornamento della normativa sulla malattia e comporto che definisce e sancisce garanzie aggiuntive per le disabilità e le malattie gravi, lasciando comunque alle Parti la possibilità di affrontare a livello aziendale ulteriori casi di particolare rilevanza;
  • l’estensione della copertura legale a carico aziendale a tutto il personale soggetto a ruoli che comportino responsabilità particolari. Condizione che fino ad oggi era prevista solo per le aree direttive;
  • l’aumento a dodici mesi di aspettativa retribuita per le donne vittime di violenza di genere;
  • la possibilità di richiedere un confronto preventivo a livello aziendale sugli effetti dell’introduzione dell’IA nell’organizzazione del lavoro;
  • l’obbligo della certificazione della rappresentanza in ogni azienda in cui si applica il presente contratto.

Infine, ma di assoluta rilevanza, la risoluzione di un impegno contrattuale più volte rimandato in passato: l’accordo di ridefinizione dell’impianto classificatorio con l’introduzione di un meccanismo di crescita professionale non solamente legato all’aumento del livello di responsabilità. L’intesa preveda che possano essere premianti anche elementi distintivi oggettivi che denotino la proattività, la polivalenza e l’esperienza di ogni lavoratrice e di ogni lavoratore.

 

L’ipotesi di accordo

Fonte: Filctem-Cgil

La Redazione

Autore: La Redazione

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