Dottrina per il Lavoro: agevolazione in caso di lavoro agile nei Comuni montani
Nella Legge n. 131 del 12 settembre 2025, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 218 del 19 settembre 2025, sono state previste disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane. Per quanto riguarda la materia lavoro, sono state introdotte misure per l’agevolazione del lavoro agile nei comuni montani.
In particolare, l’articolo 26 prevede che al fine di contrastare il fenomeno dello spopolamento dei comuni montani e favorire l’integrazione economica e sociale della popolazione ivi residente, per gli anni 2026 e 2027, alle imprese che promuovono il lavoro agile quale modalità ordinaria di esecuzione della prestazione lavorativa è riconosciuto l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile, per ciascun lavoratore con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, che non abbia compiuto il quarantunesimo anno di età alla data del 19 settembre 2025, che svolga stabilmente la prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile, di cui alla legge n. 81/2017, in un comune montano con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, e trasferisca la propria abitazione principale e domicilio stabile da un comune non montano al medesimo comune montano.
Per gli anni successivi l’esonero è limitato, per il 2028 e il 2029, al 50% nel limite massimo di importo pari a 4.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile, e, per il 2030, al 20 per cento nel limite massimo di importo pari a 1.600 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile.
Sono esclusi dall’ambito di applicazione i premi e i contributi dovuti all’INAIL e resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
I criteri e le modalità per la concessione dell’agevolazione saranno previsti da un decreto del Ministro del lavoro, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze, delle imprese e del made in Italy e per gli affari regionali e le autonomie.
Fonte: Gazzetta Ufficiale



