Min.Lavoro: iniziative di contrasto del lavoro sommerso e irregolare
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 117 del 22 maggio 2018, il Decreto 6 marzo 2018, con le misure di incentivazione e iniziative di contrasto del lavoro sommerso e irregolare.
Sono stati stanziati di 10 milioni di euro che verranno assegnati all’Ispettorato Nazionale del Lavoro per finanziare le misure volte ad incentivare il personale che svolge attività ispettiva, ivi compreso il riconoscimento di specifiche indennità a favore di chi svolge tali attività in condizioni e orari disagiati o con l’utilizzo del mezzo proprio.
Fonte: Ministero del Lavoro
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
DECRETO 6 marzo 2018
Misure di incentivazione e iniziative di contrasto del lavoro
sommerso e irregolare.
IL MINISTRO DEL LAVORO
E DELLE POLITICHE SOCIALI
Visto l'art. 14 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145,
convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9,
recante «Misure per il contrasto del lavoro sommerso e irregolare»;
Visto il comma 1, lettera d), del predetto art. 14, secondo il
quale «il trenta per cento dell'importo delle sanzioni amministrative
di cui all'art. 3 del decreto-legge 22 febbraio 2002, n. 12,
convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2002, n. 73, e
successive modificazioni, nonche' delle somme aggiuntive di cui
all'art. 14, comma 4, lettera c), e comma 5, lettera b), del decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modificazioni, ed i
maggiori introiti derivanti dall'incremento delle sanzioni di cui
alla lettera c) sono versati ad apposito capitolo dell'entrata del
bilancio dello Stato (...)»;
Considerato che la disposizione prevede che le predette somme siano
riassegnate al Fondo sociale per occupazione e formazione e ad
apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero del lavoro
e delle politiche sociali, nel limite massimo di 10 milioni di euro
annui, affinche' siano utilizzate per finanziare misure volte «ad una
piu' efficiente utilizzazione del personale ispettivo sull'intero
territorio nazionale, ad una maggiore efficacia, anche attraverso
interventi di carattere organizzativo, della vigilanza in materia di
lavoro e legislazione sociale, nonche' alla realizzazione di
iniziative di contrasto del lavoro sommerso e irregolare»;
Considerato che le misure dirette alla piu' efficiente
utilizzazione del personale ispettivo sono definite con decreto del
Ministro del lavoro e delle politiche sociali;
Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali
del 25 novembre 2014, con il quale sono state definite le citate
misure, nell'ambito delle quali e' previsto uno specifico incentivo
per l'utilizzo del mezzo proprio, da parte del personale ispettivo,
per lo svolgimento dell'attivita' di vigilanza;
Visto l'art. 19 del decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri 23 febbraio 2016, recante la disciplina del «trattamento di
missione» che prevede, fra l'altro, una «specifica indennita' volta a
favorire la messa a disposizione del mezzo proprio»;
Considerata l'opportunita' di modificare il decreto del Ministro
del lavoro e delle politiche sociali del 25 novembre 2014, al fine di
una migliore gestione delle risorse indicate nell'art. 14, comma 1,
lettera d), del decreto-legge n. 145 del 2013, anche in relazione ai
contenuti del citato art. 19 del decreto del Presidente del Consiglio
dei ministri 23 febbraio 2016;
Decreta:
Art. 1
Misure di incentivazione e iniziative di contrasto del lavoro
sommerso e irregolare
1. Le somme previste dall'art. 14, comma 1, lettera d), del
decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito con modificazioni
dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, sino a concorrenza del limite
massimo di 10 milioni di euro sono riassegnate al bilancio
dell'Ispettorato nazionale del lavoro per finanziare le misure di cui
all'art. 3 riservate al personale di ruolo dell'Agenzia, nonche'
iniziative di contrasto del lavoro sommerso e irregolare.
2. Le misure di cui al comma 1 possono essere destinate al
personale che concorre all'efficace svolgimento dell'attivita' di
vigilanza e alla realizzazione degli obiettivi ad essa connessi.
3. Le somme eccedenti i 10 milioni di euro sono versate al Fondo
sociale per occupazione e formazione di cui all'art. 18, comma 1,
lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185 convertito,
con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
Art. 2
Ripartizione delle somme tra gli uffici
1. L'Ispettorato nazionale del lavoro provvede a ripartire tra gli
uffici le somme di cui all'art. 1 secondo criteri oggettivi
individuati con proprie determinazioni.
2. L'Ispettorato destina una quota parte delle somme di cui
all'art. 1, comma 1, fino al 10 per cento del totale riassegnato al
proprio bilancio, per il finanziamento di beni strumentali funzionali
allo svolgimento dell'attivita' di vigilanza, del buon andamento
degli uffici o per il finanziamento di iniziative di contrasto del
lavoro sommerso e irregolare.
Art. 3
Definizione delle misure di incentivazione al personale di ruolo
dell'Ispettorato nazionale del lavoro
1. Al fine di favorire una maggiore efficacia della vigilanza in
materia di lavoro e legislazione sociale, l'Ispettorato nazionale del
lavoro, nell'ambito delle proprie competenze e della propria
autonomia organizzativa e nei limiti delle risorse riassegnate
disponibili, stabilisce la disciplina di dettaglio per il
riconoscimento delle misure di incentivazione del personale che
svolge attivita' ispettiva, ivi compreso il riconoscimento di
specifiche indennita' a favore di chi svolge tali attivita' in
condizioni e orari disagiati o con l'utilizzo del mezzo proprio,
anche in applicazione dell'art. 19, comma 2, lettera b), del decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2016.
Il presente decreto e' trasmesso, per i controlli di competenza,
all'Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero del lavoro e
delle politiche sociali.
Roma, 6 marzo 2018
Il Ministro: Poletti
Registrato alla Corte dei conti il 18 aprile 2018
Ufficio controllo atti MIUR, MIBAC, Min. salute e Min. lavoro e
politiche sociali, reg.ne prev. n. 867




