Cassazione: professionista che utilizza società di servizi e assoggettamento ad IRAP

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La  Cassazione, con sentenza n. 22674 del 24 ottobre 2014, ha affermato il principio secondo il quale il professionista è soggetto ad IRAP qualora sussista il requisito dell’autonoma organizzazione, che ricorre quando impiega beni strumentali eccedenti, secondo l’id quod plerumque accidit, il minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività in assenza di organizzazione oppure si avvale in modo non occasionale di lavoro altrui. Con riguardo specifico all’impiego non occasionale di lavoro altrui, ciò si configura quando sono erogati a terzi elevati compensi per prestazioni afferenti l’esercizio della propria attività, restando indifferente il mezzo giuridico utilizzato (dipendenti, società di servizi o associazione professionale).

Inoltre, deve ritenersi integrato il presupposto dell’autonoma organizzazione, anche in assenza di dipendenti, qualora sia affidato ad una società di servizi (outsourcing), retribuita a percentuale, lo svolgimento di prestazioni correlate all’attività professionale (nella fattispecie “tenuta della contabilità dei clienti del commercialista”). In presenza di tali elementi, dunque, il reddito professionale deve essere assoggettato ad IRAP.

 

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Autore: La Redazione

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