P.A. : incarichi di vertice a Dirigenti a riposo

La sezione controllo della Corte dei Conti con un indirizzo espresso in data 4 dicembre 2003 ha provveduto alla registrazione di un incarico di capo dipartimento ad un dirigente, collocato a riposo che aveva ricoperto tale incarico fino alla data della sua messa in quiescenza. L’orientamento trae origine dal fatto che già pl’art. 19, comma 6, del D. L.vo n. 29/1993, consentiva di ricorrere a soggetti esterni di alta qualificazione per l’attribuzione di incarichi dirigenziali. Alla luce di tale principio la Corte dei Conti ha affermato che l’affidamento dell’incarico allo stesso Dirigente andato in pensione non è espressamente vietato dall’ordinamento e trova l’unico limite nel fatto che il contingente dei c.d. “dirigenti esterni” non può superare il limite del 10%. Secondo l’organo di controllo a fronte del paventato timore che in questo modo si possa “fermare il naturale avvicendamento dei vertici dell’amministrazione”, occorre tenere presente che nella Pubblica Amministrazione devono essere raggiunti determinati obiettivi. Se, quindi, il soggetto individuato ha una specifica competenza professionale che, comparata ad altri potenziali candidati, è superiore, è lui che va scelto in quanto tali requisiti “consentono, sia pure oltre l’età massima ordinariamente prevista nel pubblico impiego, di dare pronta risposta ad un particolare bisogno pubblico”.

Roberto Camera

Autore: Roberto Camera

Esperto di diritto del Lavoro, relatore in corsi di formazione e aggiornamento professionale in materia di lavoro e ideatore del sito Dottrina Per il Lavoro (ex DPLModena) - @CameraRoberto

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