La Costituzione commentata

Conoscere la Costituzione significa capire le fondamenta della nostra convivenza civile. Ogni articolo racconta un principio che ci riguarda da vicino. La Costituzione non è solo un insieme di regole: è il patto che tiene insieme i diritti, i doveri e la dignità di tutti. Nessun diritto deve essere dato per acquisito, ma va conosciuto, compreso e difeso ogni giorno.

Lo facciamo attraverso un lavoro pubblicato dal Centro regionale contro le discriminazioni della Regione Emilia Romagna e dall’Ufficio Scolastico della Regionale dell’Emilia-Romagna.

Roberto Camera

 

ARTICOLO 1

comma 1

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

Commento: La Repubblica italiana ha nel lavoro il fondamento della vita democratica e l’unico parametro per misurare il valore e le capacità degli individui (negazione dei privilegi di casta).

 

comma 2

La sovranità spetta al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Commento: La sovranità è il potere di regolare la convivenza politica e sociale di una comunità, che in ogni democrazia si configura come diritto del popolo. Come espressione della volontà popolare, la sovranità può esprimersi in forma diretta (referendum, iniziativa legislativa, petizione) e indiretta (elezioni dei rappresentanti).

 

ARTICOLO 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Commento > Diritti inviolabili dell’uomo. Diritti insiti nella natura dell’uomo e per ciò riconosciuti come fondamentali e inviolabili da chiunque e, pertanto, riconosciuti e garantiti dallo Stato. > Formazioni sociali. Formazioni (famiglia, comunità civili e religiose, associazioni politiche e sindacali) che, in quanto naturale «prolungamento dell’uomo», godono delle stesse garanzie poste a tutela dei singoli individui. > Doveri di solidarietà. La Costituzione indica la solidarietà come «dovere morale».

 

ARTICOLO 3

comma 1

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Commento: Eguaglianza di fronte alla legge. È il riconoscimento della stessa dignità a tutti gli individui (eguaglianza formale) nel rispetto delle loro diversità che, pertanto, non sono eliminate.

 

comma 2

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Commento: Rimozione degli ostacoli. Alcuni impedimenti di ordine economico e sociale limitano di fatto l’eguaglianza dei cittadini. Per assicurare a tutti il godimento effettivo dei diritti e delle libertà (eguaglianza sostanziale), lo Stato è impegnato a realizzare la pari dignità sociale dei cittadini (Stato sociale).

 

Articolo 4

comma 1

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo tale diritto.

Commento: Il lavoro, in quanto strumento per soddisfare i bisogni materiali dell’individuo ma anche tramite necessario per l’affermazione della personalità, è un diritto che impegna lo Stato a renderlo effettivo.

 

comma 2

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e le proprie scelte, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Commento: Per essere utili agli altri e contribuire al benessere materiale e spirituale della società, ognuno ha il dovere di svolgere, nel rispetto delle proprie attitudini, un lavoro.

 

Articolo 5

comma 1

La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi e i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.

Commento: Lo Stato italiano è uno e indivisibile; la separazione dell’Italia è contro la Costituzione. Per tutelare il bisogno dell’uomo di riconoscersi in organizzazioni a lui vicine (quartiere, Comune, Province, Regioni) sono riconosciute le autonomie locali il cui scopo è rispondere meglio ai bisogni delle popolazioni e alle realtà specifiche dei territori. L’amministrazione pubblica affidata agli organi periferici dello Stato.

 

Fonte: Regione Emilia Romagna

La Redazione

Autore: La Redazione

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