Articolo: Nuovi sostegni al reddito: aziende in crisi e calamità da calore
approfondimento di Eufranio Massi – esperto in diritto del Lavoro
Estratto dal n. 29/2025 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“Con il D.L. 26 giugno 2025, n. 92 il Governo è intervenuto con disposizioni che tendono a prorogare nel tempo il sostegno al reddito per i lavoratori di imprese che, per vari motivi, si trovano in forte difficoltà.
Al contempo, come accade da diversi anni, con l’estate, è scoppiata la “questione caldo” per le attività lavorative che si svolgono all’aperto o in locali con condizioni di lavoro particolarmente disagiate.
È stato sottoscritto, alla presenza del Ministro del Lavoro, il 2 luglio 2025, un Protocollo quadro che impegna le Parti sociali ad adottare misure di contenimento dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro. Il Protocollo postula anche una parte attiva degli Enti locali, non soltanto per il varo di ordinanze che vietino i lavori in determinate ore della giornata, ma anche per la necessità di rivedere gli orari comunali per i lavori rumorosi se le imprese dovessero raggiungere, con le Organizzazioni sindacali, accordi finalizzati ad anticipare gli orari lavorativi (penso, ad es., all’edilizia o ai cantieri stradali). Il testo sarà recepito in un documento ministeriale e, entro gli usuali tempi tecnici, il Governo varerà un Decreto-legge finalizzato ad attutire le criticità del lavoro determinate dalla eccessiva temperatura percepita, con l’obiettivo di coprire, con ammortizzatori sociali, anche i lavoratori che, a normativa attuale, ne risultano privi (ad es., i lavoratori stagionali in agricoltura). Nel frattempo, l’INPS, con il messaggio n. 2130 del 3 luglio 2025, ha riepilogato i possibili interventi per calamità climatiche, alla luce della normativa vigente.
Ma, andiamo con ordine iniziando l’esame delle disposizioni contenute nel D.L. n. 92/2025. … continua la lettura“




